I fiori come compagni dell’ultimo viaggio

Malcolm de Chazal scriveva:

I fiori sanno ridere, i fiori sanno sorridere, i fiori sanno anche assumere un’aria triste, giungendo persino alla disperazione – ma nessun fiore sa piangere. La natura è totalmente stoica; per questo ci offre il più sublime esempio di coraggio ed è la nostra maggiore consolatrice.

Forse è proprio alla loro funzione consolatrice che si attribuisce il grande valore che assumono ai funerali

Si celebra il dolore per la dipartita e forse si pensa che la loro bellezza silenziosa e il loro profumo discreto possa darci aiuto e consolazione.

Come fanno i compagni di viaggio, i compagni di vita.

Da sempre si attribuisce a i fiori significati e interpretazioni, da sempre accompagnano i funerali, sia religiosi che pagani, da sempre fanno da cornici a feste e a cerimonie

Quante volte abbiamo sentito la frase “Dillo con un fiore”.

Facile o difficile che sia esprimere un sentimento come l’amore, possiamo immaginare quanto faticoso ci appaia talvolta un gesto di cordoglio verso i familiari di un defunto?

Ci assale il timore di urtare la loro sensibilità, di essere inopportuni e inadeguati. In quei momenti nessuno può far nulla. Ecco perché – forse – dirlo con un fiore, è ancora oggi la forma migliore per portare le proprie condoglianze in senso di affetto e vicinanza?

Cosa si fa quando la famiglia chiede espressamente a parenti e conoscenti di astenersi dall’usanza, e di preferire opere di bene?

Si sceglie se interpretare alla lettera quanto chiedono i familiari oppure unire all’opera di bene anche qualche fiore.

Da un blog della Gazzetta di Parma di qualche anno fa riportiamo una parte del bellissimo articolo intitolato Fiori funebri, significati e tradizioni

“Le composizioni floreali per i funerali rappresentano, da sempre, una tradizione le cui origini risalgono all’antichità, quando si era soliti ungere i morti con fiori ed erbe aromatiche.
E benché nei millenni il rito del funerale si sia evoluto, rose, crisantemi e altre specie ancora continuano ad accompagnare col loro profumo e i loro colori le cerimonie funebri di ogni parte del mondo. I fiori come ornamento, i fiori – soprattutto – come sorgente di bellezza e metafora della vita. Un simbolo eterno di dolcezza e di speranza. Quella che la persona scomparsa, sebbene in una dimensione ultraterrena e sconosciuta, possa proseguire il suo cammino con sollievo. Nemmeno dirlo con un fiore, tuttavia, è sempre facile. Talvolta, non conosciamo i gusti di quella persona e dei suoi congiunti, né – pur animati da buoni propositi – crediamo di possedere il gusto e l’esperienza per compiere la scelta giusta.

Altro quesito: Si consegnano di persona oppure se ne occupa l’impresa funebre?
Tutto questo fa parte di una etiquette?

Al prossimo articolo per scoprirne di più!

Fiori Rosa…

I fiori, come le canzoni, evocano amore e parole.

Fiori rosa, fiori rossi o fiori di pesco?

Chissà perché nel 1970 Battisti cantava Mogol intitolando la canzone

Fiori rosa, fiori di pesco

…c’eri tu. Fiori nuovi, stasera esco, ho un anno di più
Stessa strada, stessa porta
Scusa
Se son venuto qui questa sera
Da solo non riuscivo a dormire perché
Di notte ho ancor bisogno di te
Fammi entrare per favore, solo
Credevo di volare e non volo
Credevo che l’azzurro dei tuoi occhi per me
Fosse sempre cielo, non è
Fosse sempre cielo, non è
Posso stringerti le mani?
Come sono fredde, tu tremi
No, non sto sbagliando, mi ami
Dimmi ch’è vero

Con queste poche parole, Mogol ci dice che è primavera, che lei c’era ma evidentemente non c’è più, e che è passato un anno.

Ci dice che con i fiori si dice tutto e nulla, che si chiede perdono, che si ama, che si adorna.

Cerca di darle i fiori “Posso stringerti le mani… come sono fredde tu tremi… no, non sto sbagliando mi ami… dimmi che è vero… dimmi che è vero…”. Punto caldissimo e molto emotivo, ora siamo quasi in ginocchio, e anche con la speranza che le mani di lei tremino perché lui è tornato, e lui si illude ancora di più… “noi non siamo stati mai lontani, ieri era oggi, oggi è già domani, dimmi che è vero, dimmi che vero…”. E qui il colpo di genio, ecco dove Mogol spiazza tutti con… “Scusa, credevo proprio tu fossi sola, credevo non ci fosse nessuno con te, oh scusami tanto se puoi, signore chiedo scusa anche a lei, ma io ero proprio fuori di me… io ero proprio fuori di me…”. Magnifico, lei non solo non ha detto una parola, ma è in compagnia di qualcuno che, con ogni probabilità è il suo nuovo fidanzato, o ragazzo, ma la forza è nel fatto che lui completamente fuori di testa ormai chiede persino scusa a colui che nel cuore di lei lo ha sostituito.

È un po’ quello che accade quando una persona amata ci lascia per sempre

Non si dice una parola e si vive il dolore, oppure si piange e si urla di disperazione, mentre i fiori sono lì a guardarci e a ricordarci che in fondo… in Cielo si fa festa!

Perché parlare dei fiori rosa e dei fiori di pesco?

Perché parlare di fiori ed evocare ricordi, sensazioni, profumi amore?

Perché nel mese di febbraio tanto si parla di amore, tanto si parla di fiori, tanto si parla di relazioni.

Perché usare fiori a un funerale?

Perché evocare sensazioni, ricordi, profumi, emozioni e poi piangere e soffrire?

Perché fa parte tutto della natura umana.

Perché si festeggia con i fiori, si abbellisce tutto con i fiori, e si dà l’ultimo saluto con i fiori

Le emozioni vengono raccontate con i fiori.

L’amore viene celebrato con i fiori e le parole vengono sostituite con i fiori.

Con questo blog si apre la rubrica dedicata ai fiori, alle tradizioni al galateo e all’allestimento e alle emozioni.

Nella tradizione contemporanea, ”i cuscini” hanno preso il posto delle “corone”, che un tempo erano anche di grandi dimensioni.

Oggi si usano composizioni che alternano materiali naturali come rami di salice o di nocciolo, a fiori molto delicati e di prestigio, come rose di grandi dimensioni, orchidee e calle, che rendono il tutto innovativo ed elegante.

I loro profumi e i loro colori richiamano l’immagine dell’affetto e delle celebrazioni.

Resta collegato al nostro blog per scoprire nella rubrica dedicata ai fiori, usi, costumi e tradizioni legate alle numerose culture nel mondo.

Onoranze Funebri Emidio De Florentiis. Siamo a Pescara in via Silvio Spaventa 6.

Perché un “Blog”? Per condividere la quotidianità di un’azienda “immortale”

Cosa significa “azienda immortale”?

Perché si nasce e si muore …sempre e nessuno è fuori da questo “passaggio”.

Quindi a “ciascuno degna sepoltura” e questo rende il nostro servizio e il nostro settore “immortale”.

Siamo a Pescara da cinque generazioni, da quando Emilio De Florentiis con il figlio Emidio (Midiuccio) e il giovane nipote Alfredo gestiva una bottega di falegnameria.

Dopo essere emigrato in Venezuela, Alfredo, fa ritorno e affianca il papà Emidio nella conduzione dell’Impresa Funebre di famiglia che, nel frattempo, aveva abbandonato l’etichetta di bottega artigiana per assumere i connotati di una vera impresa commerciale.

Nel 1995 Alfredo, con suo figlio Emidio, decide di aprire la propria Impresa Funebre “Emidio e Alfredo De Florentiis”, che da quel momento ha come unica sede via S. Spaventa 6/3 nella zona dello Stadio Adriatico, facendo dell’innovazione e dell’alta professionalità il proprio cavallo di battaglia.

Ora, con l’ingresso di Federica e Giorgia e l’approdo alla quinta generazione, è diventata di fondamentale importanza l’innovazione tecnologica che, ai tempi di oggi, significa essere online, entrare nella rete e instaurare un rapporto via web con le persone.

Ecco perché il sito internet, ecco perché oggi, nel 2019, nasce la sezione Blog/News.

A cosa abbiamo pensato quando abbiamo scelto di essere in Rete?

A raccontare storie. Ad andare oltre i nostri profili personali e farvi conoscere le tradizioni di tutto il mondo.

Avvicinarsi e parlare della morte è la cosa che più spaventa gli esseri umani, vero?

Proprio per questo, con la sezione Blog/News, vogliamo raccontare il nostro lavoro parlando di tante cose utili e interessanti. Per esempio dei riti che ogni nazione mette in atto nel salutare i propri cari, delle tradizioni, della storia, della evoluzione delle tecniche, dei materiali usati, della differenza tra un funerale e un funerale, e di tanto altro

Come il cibo, l’arte, la religione lasciano una traccia della storia e di quello che hanno fatto gli avi, così anche al culto della morte sono legate tradizioni, miti e leggende.

Nel Blog/News vi racconteremo quindi la realtà che accompagna il defunto, dalla tradizione più vicina a noi fino a quella più lontana: dall’Antico Egitto alle popolazioni africane, asiatiche ed europee.

Racconti, storie, e in definitiva, un viaggio a cui si aggiungeranno anche articoli che tratteranno gli aspetti tecnici del nostro lavoro come la scelta del legname, dello zinco, dei fiori e del loro significato.

Un viaggio che vogliamo condividere in un percorso durante il quale “saremo” su quel ponte che dalla vita porta all’altra dimensione dell’anima e chissà se tutto sembrerà meno doloroso e lontano!

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