Forse è la domanda più grande che l’umanità si pone da sempre: c’è vita dopo la morte?
L’umanità, da quando ha la facoltà di farlo, ha sempre riflettuto sulla morte, praticando rituali e sviluppando teorie sull’aldilà, cercando di assicurarsi un posto migliore per il dopo.
Molte persone credono nell’esistenza di una vita dopo la morte e molte religioni professano che esista un “luogo” di vita eterna a seconda della condotta sulla terra del singolo.
Anche altre religioni come l´Ebraica, l´Induista, la Musulmana, credono nell’esistenza di un’anima immortale, mentre quella Buddista sostiene che dopo molte reincarnazioni l’energia mentale di un essere umano possa raggiungere uno stato di beatitudine, il Nirvana. La morte, dunque, può essere vista come un passaggio durante il ciclo delle vite.
Abbiamo già parlato di quello che accade dopo la morte, di come il nostro corpo torna cenere e di quello che accade alla nostra anima secondo le diverse credenze religiose. Oggi, anche a causa della pandemia, e di nuovi modi di “vivere” il momento della dipartita di un nostro caro, abbiamo scoperto che esistono diverse forme di tumulazione, da quelle più affascinanti e particolari, a quelle più funzionali, come la cremazione. Tutto questo naturalmente non sostituisce il nostro modo di celebrare il defunto, attraverso la sepoltura tradizionale, ma ci apre nuove possibilità di far vivere la memoria del nostro caro nel tempo.
Infatti, per quanto siano luoghi curati e sereni, non tutti adorano recarsi nei cimiteri a trovare il proprio caro e, anche grazie alle nuove idee di tumulazione, oggi si può scegliere tra diverse alternative, come ad esempio la già citata cremazione. In italia, al momento, questa è l’unica alternativa alla sepoltura tradizionale, ma che permette di rendere unico il momento dell’addio; infatti possiamo scegliere se conservare l’urna presso la nostra abitazione, in modo che la memoria del nostro caro riviva ogni giorno, oppure disperdere le ceneri, dando a un posto un nuovo e profondo significato.
Ed è in quest’ottica che stanno iniziando a nascere dei progetti molto interessanti per poter celebrare il nostro caro che non c’è più e preservarne la memoria per sempre.
Abbiamo già parlato della sepoltura silvestre, che prevede l’essere tumulati in un bosco, ma abbiamo anche visto come queste sepolture in Italia non siano permesse. Un progetto molto curioso e interessante è quello proposto da Diventare Alberi, una start-up ambientale e socioculturale che ha come obiettivo quello di sviluppare piantagioni dove poter disperdere le ceneri dei propri cari e/o animali domestici.
Non sappiamo come si evolverà il nostro settore, non possiamo sapere se questi metodi alternativi di sepoltura avranno successo o meno, ma in un mondo sempre più pluralista, con persone con sensibilità diverse, non dobbiamo stupirci se i luoghi del ricordo muteranno negli anni. E non dobbiamo nemmeno stupirci se i cimiteri verranno affiancati da questi luoghi, l’importante è rendere omaggio e preservare il ricordo del nostro caro nel modo migliore e nel rispetto delle sue volontà.
Lo vogliamo ricordare un altra volta, noi delle Onoranze funebri Emidio e Alfredo De Florentiis, siamo già attrezzati per aiutare le persone che si rivolgono a noi a realizzare qualunque desiderio (naturalmente rispettando tutte le disposizioni di legge) per la sepoltura del proprio caro, da quelle più tradizionali, a quelle più particolari, come ad esempio la dispersione delle ceneri in mare o montagna.
Il mondo muta, la consapevolezza delle persone muta e mutano anche le esigenze di onorare e ricordare i nostri cari dopo la loro dipartita. Noi, impresari funebri, abbiamo l’obbligo di trovare il modo per essere sempre al passo con i tempi e le esigenze future, offrendo il meglio per rendere meno pesante il triste momento della morte, e poter offrire la possibilità di esistere per sempre.