Funerali laici. A che punto siamo?

Qualche tempo fa, in un altro articolo, abbiamo avuto modo di analizzare il funerale laico, le sue prerogative e come questo tipo di rito si stia diffondendo in Italia. Ora, a distanza di qualche tempo, e visto anche i recenti sondaggi e l’aggiornamento di qualche normativa, oltre alla scelta di cerimonie laiche da parte di ex capi di stato (come Giorgio Napolitano) e personaggi del mondo della cultura e spettacolo, il dibattito su questo tipo di cerimonia si è riaperto, e circa un quarto degli italiani desidererebbe questo rito al posto di quello tradizionale a cui siamo abituati.

Secondo un sondaggio del 2023, il 25% degli italiani vorrebbe che i propri funerali fossero celebrati in forma laica. Questa tendenza è in linea con un generale declino della pratica religiosa in Italia, che sappiamo vive sia una crisi di vocazione, che una crisi di credibilità, soprattutto tra i più giovani. Inoltre, il ricorrere sempre più alla cremazione, evitando spesso le sepolture tradizionali e optando per la dispersione delle ceneri in natura, ha sicuramente contribuito alla diffusione di altri riti, considerati magari più in linea con le volontà del defunto e meno impersonali. 

Facciamo un breve riassunto. I funerali laici sono una cerimonia funebre che non si basa su alcun credo religioso. Possono essere celebrati in qualsiasi luogo, da un cimitero a un teatro, e possono essere personalizzati in base alle volontà del defunto e dei suoi familiari.

La cerimonia può includere una serie di elementi, come un intervento di un celebrante laico, che può essere un amico, un familiare o un professionista del settore, la lettura di brani di poesia, letteratura o musica, momenti di raccoglimento e riflessione o altro anche in base alle eventuali volontà del caro scomparso.

I funerali laici possono essere comunque una scelta appropriata per persone di qualsiasi fede, o per chi non ha una fede specifica. Possono essere un modo per celebrare la vita del defunto in un modo che sia significativo per lui e per i suoi cari e tutto ciò non vieta comunque una benedizione religiosa della salma.

Nel 2024, la situazione dei funerali laici in Italia sarà in continua evoluzione. Il numero di funerali laici celebrati ogni anno è in costante aumento, e la sensibilità del pubblico nei confronti di questa scelta è sempre più diffusa. Alcuni cimiteri italiani stanno iniziando a offrire spazi dedicati ai funerali laici, sempre più comuni offrono una sala del commiato, e sono sempre più numerose le associazioni che offrono servizi di consulenza e supporto per la pianificazione di questo tipo di rito.

La legge italiana non prevede alcuna norma specifica sui funerali laici. Tuttavia, la Costituzione italiana garantisce la libertà di culto, che include anche la libertà di non professare alcuna fede religiosa. E’ importante sempre specificare che, in base alla legge, i funerali laici possono essere celebrati in qualsiasi luogo, purché non siano offensivi per la sensibilità pubblica. I familiari del defunto possono scegliere liberamente il celebrante e il rito da celebrare.

In base a quello che possiamo osservare nella società, i funerali laici sono una scelta sempre più diffusa in Italia, non solo per una questione di credo, o non credo, religioso, ma anche perchè sono una cerimonia funebre che può essere totalmente personalizzata in base alle volontà del defunto e dei suoi familiari. Naturalmente un agenzia come le Onoranze Funebri Emidio e Alfredo De Florentiis, deve essere preparata anche a gestire questo tipo di rito, fondendosi completamente con lo stile che si vuole dare all’ultimo saluto.

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