Luoghi aconfessionali: spazi di riflessione universale

Nella società contemporanea, caratterizzata da un crescente pluralismo culturale e religioso, emerge sempre più la necessità di creare spazi che rispondano alle esigenze di tutti, indipendentemente dalle loro convinzioni personali o dal loro credo. I luoghi aconfessionali vogliono rappresentare proprio questo: spazi neutri, dove le persone possono riflettere, commemorare e celebrare eventi, sia allegri che tristi o di intima riflessione, senza riferimenti a specifiche tradizioni religiose.

La prima domanda che ci facciamo, quando pensiamo a questi luoghi, sicuramente riguarda la loro funzione, il loro concetto. I luoghi aconfessionali sono pensati per essere inclusivi, offrendo un ambiente accogliente a chiunque, a prescindere dal proprio background culturale o religioso. Questi spazi sono particolarmente rilevanti in contesti come ospedali, università, aeroporti e cimiteri, dove la diversità della popolazione richiede un approccio più universale alla spiritualità e al culto, ma possono anche essere costruiti, e lasciati ai posteri, come luoghi di riflessione verso un argomento profondo, ma comune in tutte le culture, come la morte.

La seconda domanda che probabilmente vi state ponendo riguarda il dove possiamo trovare questi luoghi e, soprattutto, se ne conosciamo qualcuno. La risposta è sì, anche se, nonostante l’importanza di questi spazi, la legislazione italiana non abbia ancora pienamente colto le necessità espresse dalla popolazione riguardo alla creazione di luoghi aconfessionali. Tuttavia, dal 2004, la normativa vigente, sia statale che regionale, ha iniziato a recepire l’esigenza di realizzare luoghi preposti ad ospitare il defunto, implementando il plesso delle attività necroscopiche e funebri. In Italia, alcuni esempi di luoghi aconfessionali includono sale del commiato e case funerarie, dotate dei requisiti stabiliti dalla legge e adatte per qualunque esigenza del defunto, indipendentemente dalla fede religiosa. 

Il futuro sarà sempre più inclusivo. Infatti la crescente domanda di luoghi aconfessionali riflette un cambiamento negli usi e nei costumi locali, sottolineando l’importanza di spazi che possano accogliere la diversità in un momento tanto delicato come quello del trapasso. È auspicabile che il legislatore possa presto fornire risposte concrete a questa esigenza, promuovendo la realizzazione di ulteriori spazi aconfessionali che rispettino la dignità e le convinzioni di ogni individuo.

Ma non dobbiamo incorrere nell’errore di considerare questi luoghi come dedicati meramente al commiato. Infatti abbiamo degli esempi di posti costruiti per dare a chiunque un posto equidistante da ogni sensibilità, per poter pensare, ragionare e lasciarsi ispirare. Il luogo sicuramente più iconico al mondo, e che incarna la neutralità più totale è sicuramente la Rothko Chapel. 

Situata a Houston, in Texas, la Rothko Chapel è un’opera d’arte a sé stante, oltre che un luogo di culto aconfessionale. Progettata da Philip Johnson, Howard Barnstone ed Eugene Aubry su commissione di John e Dominique de Menil, la cappella fu inaugurata nel 1971, un anno dopo la morte di Mark Rothko, il cui genio creativo permea ogni aspetto di questo spazio suggestivo.

L’elemento centrale della Cappella sono i 14 dipinti di grandi dimensioni realizzati da Rothko tra il 1964 e il 1970, caratterizzati da sfumature profonde di nero e rettangoli di colore vibrante, che avvolgono i visitatori in un’atmosfera meditativa e invitano alla contemplazione. La luce naturale, che filtra attraverso le aperture del tetto, gioca un ruolo fondamentale nell’esaltare le sfumature dei dipinti e creare un’atmosfera di quiete e raccoglimento. La  Rothko Chapel è un luogo aperto a persone di tutte le fedi e culture, visto la voluta assenza di simboli religiosi specifici, e favorisce un’esperienza spirituale personale e profonda, che può assumere diverse forme a seconda delle inclinazioni individuali. La cappella è un rifugio dal caos del mondo esterno, un luogo dove ritrovare pace interiore e connessione con qualcosa di più grande.

Noi delle Onoranze funebri Emidio e Alfredo de Florentiis siamo sempre consapevoli del bisogno di luoghi sempre più neutri per poter onorare il nostro caro nella miglior maniera possibile, e nel rispetto di ogni fede religiosa, o meno, e vediamo che questi stanno iniziando a nascere, magari solo per iniziativa privata, ma è già un passo avanti. Il futuro sempre più cosmopolita e pluralista della nostra società impone di ragionare verso la creazione di luoghi sempre più neutri dove corpo, spirito e ricordo possano convivere in un ambiente neutro, libero e inclusivo.

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