Dalla terra alle stelle: il crematorio di Zorgvlied

Nell’Amsteldij di Amsterdam si trova il cimitero di Zorgvlied, inaugurato il 1 novembre del 1870, a oggi è considerato il più famoso della città e dell’Olanda in generale. Al suo interno riposano celebrità del mondo della cultura e del teatro. 

Il cimitero prende spunto dallo stile del giardino inglese con prati, alberi e boschetti e si sviluppa su un’area abbastanza vasta ampliata più volte nel corso degli anni. È un luogo eclettico e insolito in cui tombe decorate, bizzarre ed originali coesistono regalandogli la bellezza di un giardino di sculture.

La particolarità principale del cimitero di Zorgvlied riguarda il suo essere un luogo vivo, colorato e leggero in cui vige l’assoluto rispetto per ogni tipo di sepoltura e credo religioso. È un perfetto mix delle differenti concezioni della morte degli abitanti della città ed è aperto ad un approccio che lascia ampio spazio di vivere il fine vita in maniera assolutamente intima, libera e personale.

Anche per questi motivi nel 2016, grazie alla visione degli architetti di Group A, è stato realizzato, all’interno dello stesso cimitero, un innovativo e futuristico crematorio. La decisione di realizzare questa struttura deriva dall’interesse crescente per la cremazione da un lato, e dalla volontà di realizzare per il dolente uno spazio idoneo al rito con la stessa valenza mistica dei luoghi adibiti a coloro che scelgono la sepoltura.

L’idea del progetto era quella di realizzare un edificio all’interno del cimitero, ma staccato dall’auditorium in cui vengono generalmente svolte le funzioni.

È raggiungibile attraverso un percorso verde significativo per lo svolgimento del rito del commiato, rispettando la tradizione antica di accompagnare la bara con il corteo funebre.

Di colore bianco e dalle linee pulite, la struttura del crematorio è alta 16 metri e svetta come una torre incastonata nel verde in cui il senso cupo del lutto svanisce completamente. È realizzato con materiali contrastanti che ne caratterizzano la forte valenza simbolica. Non a caso la struttura si erge verso il cielo regalando un senso di leggerezza visiva.

La base è in pietra e si sviluppa costeggiando una struttura semi-ipogea che si eleva ad un metro dal terreno per sottolinearne ancor più la verticalità. La pietra visivamente è pesante e simboleggia proprio la pesantezza della terra e la materialità della vita. La sovrastruttura che si appoggia al basamento è al contrario leggera e rastremandosi verso l’alto culmina con una bucatura quadrata coperta da vetro trasparente.

La pesantezza del basamento contrasta con la leggerezza della sovrastruttura che simboleggia l’inconsistenza dell’anima del defunto che ascende al cielo.

L’apertura superiore è ruotata affinché sia orientata verso il sole; tramite questo meccanismo la luce solare si riflette sulla parete di mosaico in vetro del fronte regalando una speciale sensazione agli utenti che in quel particolare luogo e in quel particolare istante stanno salutando per l’ultima volta qualcuno che ha fatto parte della loro vita e che, almeno fisicamente, da quel momento in poi non esisterà più.

La corte esterna al crematorio offre la possibilità di un addio intimo ma anche di ospitare un gran numero di persone che possono muoversi davanti la bara per un ultimo saluto.

Dopo la cremazione le ceneri del defunto vengono ospitate in una piccola nicchia esterna al crematorio per un periodo di tempo che arriva fino ad un mese. In questo modo parenti, amici e conoscenti del defunto possono recarsi al cimitero per un ultimo commiato.

La sua forma innovativa vuole quasi collegare la terra col cielo, quasi a rendere la struttura parte integrante del viaggio del defunto verso l’aldilà. Questo simbolismo, come nel caso del crematorio di Hofheide che si ispira all’acqua per chiudere il cerchio dell’ultimo viaggio, è utile per rendere più leggera la sofferenza dei cari che rimangono in terra. 

Noi delle Onoranze Funebri Emidio e Alfredo De Florentiis lo sappiamo, l’ultimo saluto può essere straziante e denso di tristezza. Queste strutture, non ancora presenti in Italia, hanno lo scopo di rendere meno traumatico il funerale e l’ultimo saluto al nostro caro. I luoghi simbolici, uniti a un ottimo e attento servizio di pompe funebri, possono rendere meno triste il momento dell’addio, trasformandolo in un dolce arrivederci.

ph:GroupA

Il post pandemia. Quali novità per il futuro dei funerali?

Ormai sono due anni che il mondo è martoriato dalla piaga del covid. Ora, grazie ai vaccini e a una consapevolezza acquisita da quasi tutti, possiamo finalmente pensare a un futuro senza pandemia e senza le limitazioni che ne conseguono. 

In questi due anni abbiamo conosciuto diversi metodi per celebrare i funerali, resi necessari dai divieti di assembramento, soprattutto nel primo lockdown. 

Ma quale sarà il futuro dei funerali?
Torneranno a essere i classici riti pre-covid o ci saranno novità?

Di sicuro in questo periodo abbiamo conosciuto diversi modi di celebrare i funerali e, nonostante tutto il dolore e la sofferenza che abbiamo e stiamo vivendo, una pandemia globale ci offre anche una possibilità: guardare agli altri Paesi, per vedere quali strategie hanno adottato per garantire un addio decorso ai nostri cari defunti, trovando spunti e idee per rivedere il modo in cui si celebrano i funerali, per offrire nuovi servizi e per sfruttare meglio e di più il mondo online.

Essere online

Nel periodo pandemico abbiamo scoperto come il mondo del web possa rivelarsi un valido alleato per poter rendere onore ai nostri cari anche se non possiamo essere fisicamente al funerale, oltre ad essere un metodo ormai consolidato per pubblicare le epigrafi. Ma, sulla scia degli acquisti online, in sempre più persone si aspettano una maggiore informazione sui prezzi e sui servizi delle agenzie funebri, consultabili magari sui siti web delle stesse. Vero, il mondo virtuale non si sostituirà a quello reale, ma comunque diventerà un valido aiuto per le persone che per lontananza, anzianità, condizioni fisiche o di salute, non possono recarsi alla funzione funebre personalmente. 

Il funerale all’aperto

Una altra tendenza che abbiamo visto durante la pandemia è stata quella del funerale all’aperto. Infatti i virus respiratori, come il covid, trovano terreno fertile per diffondersi negli spazi chiusi, e un rito celebrato all’aria aperta riduce il rischio di contagio e permette una più ampia partecipazione di persone alla funzione. Vero, in questo caso una grande incognita è data dal tempo e dalle stagioni, anche se celebrare un rito all’aperto, magari in un posto suggestivo e importante per il nostro caro, sicuramente sarà di grande valore simbolico.

Una curiosità, il funerale drive-in

Un servizio che in Giappone esiste dal 2017, e che in periodo di pandemia è risultato molto utile, è il funerale drive-in. Le persone arrivano in auto, si avvicinano a una finestrella, scrivono nome e indirizzo su un tablet, lasciano un’offerta e dicono una preghiera verso l’altare bruciando incenso (come previsto dal rito funebre buddista). Tutto questo senza scendere dall’auto e senza entrare in contatto con nessuno. Uno schermo installato nella sala del funerale rimanda le immagini di chi si presenta in auto, così i presenti sanno chi ha partecipato.

Il funerale virtuale

Anche se è sicuramente un metodo che risulta impersonale, in certi casi un funerale in streaming permette di far partecipare più persone all’ultimo saluto di un caro. La presenza, naturalmente, è sicuramente il modo migliore di omaggiare chi ci ha lasciato ma, in caso di difficoltà dettate dalla lontananza, o da condizioni di forza maggiore, è una soluzione valida, e, purtroppo, lo abbiamo sperimentato durante quest’ultimo periodo. 

Questi sono solo alcuni esempi delle nuove opportunità che il nostro lavoro potrebbe offrire in futuro. Naturalmente in nessun modo andranno a sostituire la ritualità di quel momento: il funerale non diventerà mai un qualcosa di impersonale. Ma, se dovesse esserci bisogno, noi delle Onoranze Funebri Emidio e Alfredo De Florentiis, siamo pronti a offrire qualunque opportunità per poter salutare un’ultima volta il vostro caro.

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