Viaggio verso l’ultima destinazione: il trasporto funebre internazionale

A tutti è capitato di vedere o semplicemente sentire di qualche persona che ha abbandonato questa vita, mentre si trovava all’estero. Naturalmente, e come è giusto che sia, non ci facciamo mai grandi domande tecniche, ma comunque è un tema importante che può verificarsi. Oggi affrontiamo una problematica delicata e spesso trascurata: il trasporto funebre internazionale, un argomento complesso che richiede attenzione, pianificazione e la massima professionalità.

Cosa fare quando un caro viene a mancare all’estero?

La perdita di una persona cara è un evento doloroso che sconvolge la vita di chi rimane. Se questo evento luttuoso avviene all’estero, il dolore si amplifica a causa delle difficoltà burocratiche e organizzative legate al rimpatrio della salma.

Infatti ci potremmo trovare di fronte a un labirinto legale difficile da capire e districare. I documenti e le normative non mancano naturalmente, ma bisogna prestare estrema attenzione a produrli, in modo che non ci siano problemi una volta rientrati in patria.  

Per far fronte a questa situazione delicata, è fondamentale affidarsi a un’impresa funebre specializzata nel trasporto internazionale. Questi professionisti saranno in grado di guidarvi attraverso il labirinto di documenti e normative necessari, sia in Italia che nel paese di destinazione.

I documenti che bisogna produrre per non avere nessuna sorpresa all’arrivo in patria del nostro caro sono diversi e sono indispensabili per poter trasportare la salma. Vediamoli nel dettaglio:

  • certificato di morte: rilasciato dal comune di decesso.
  • passaporto o carta d’identità del defunto: valido e in buono stato.
  • autorizzazione al trasporto funebre internazionale: rilasciata dall’autorità sanitaria locale del comune di decesso.
  • dichiarazione di imbalsamazione: se il defunto è stato imbalsamato.
  • certificato di non contagiosità: rilasciato da un medico necroscopo, se il decesso è avvenuto per malattia infettiva.
  • visto d’ingresso: se il trasporto avviene verso un paese che richiede il visto.

Oltreconfine, tra leggi e regolamenti

Oltre ai documenti necessari, è fondamentale conoscere le leggi che regolano il trasporto funebre internazionale. In Italia questa fattispecie è normata dalla convenzione di Berlino, essendo l’Italia un paese aderente dal 2018, che fu sottoscritta nel 1937 nella capitale tedesca, e individua alcune disposizioni come il Passaporto Mortuario, rilasciato dall’autorità competente del luogo di decesso o esumazione, come deve essere imballata la salma e con quali mezzi può essere trasportata. Naturalmente questo vale solo nei Paesi aderenti a questa convenzione.

Le normative per il trasporto funebre internazionale, al di fuori di particolari convenzioni come visto appena sopra, variano notevolmente da Paese a Paese. Per questo motivo, in caso si verifichino questi episodi, è fondamentale contattare immediatamente l’ambasciata o il consolato del Paese di destinazione per ottenere informazioni precise e aggiornate, e in molti casi essere seguiti durante le procedure. Infatti le controversie e criticità sono sempre presenti, soprattutto in questi casi.  

Il trasporto funebre internazionale può essere un processo complesso e costoso, che può generare diverse controversie, come problemi di successione o di rispetto delle volontà del defunto e, in particolare se si proviene da Paesi che non aderiscono alla convenzione di Berlino, potrebbero esserci problemi legali, magari legati allo stabilire le cause del decesso o alle condizioni di trasporto. In ogni caso, 

per affrontare al meglio questa delicata situazione, i nostri consigli sono quelli di affidarsi a un’impresa funebre specializzata nel trasporto internazionale, pianificare il trasporto in anticipo, informarsi sulle normative vigenti nel paese di destinazione e stipulare un’assicurazione per il trasporto funebre.

Il trasporto funebre internazionale è un tema delicato che richiede attenzione, sensibilità e la massima professionalità. Affidandosi a esperti del settore, come le Onoranze funebri Emidio e Alfredo de Florentiis, e seguendo i consigli che ti daremo, è possibile affrontare questo difficile momento con serenità e rispetto per il defunto. E ricordate che non siete soli.

Il trasporto funebre, storia e evoluzione

Fin dai tempi più antichi, il mezzo più comune per il trasporto dei feretri era il carro trainato da cavalli; una tradizione che si è protratta in tutta l’Europa fino agli anni Venti del secolo scorso. Tra la prima guerra mondiale e il secondo dopoguerra, cominciarono a diffondersi le auto-funebri grazie alla riconversione di ambulanze militari dismesse a uso civile. Il termine carro funebre è, tuttavia, rimasto di uso comune anche per designare le auto-funebri. Oggi, i tradizionali carri trainati da quadrighe di cavalli neri sono riservati a cortei funebri di particolare importanza, cerimonie di Stato o dove si vuole conferire particolare prestigio e visibilità al defunto.

Le auto-funebri devono però essere trasformate e omologate per l’uso richiesto; infatti, la struttura e la tipologia di auto-funebre più diffusa è quella di una vettura dotata di telaio allungato tipo station wagon/giardinetta. La vettura deve poter contenere comodamente il feretro e le eventuali decorazioni floreali. Il fondo è dotata di guide metalliche a scorrimento per agevolare lo scivolamento verso l’interno e l’estrazione del feretro. La cappotta può essere interamente vetrata per consentire la visione del feretro oppure chiusa. Il feretro è separato dalla cabina anteriore di guida che può ospitare l’autista e almeno due accompagnatori (addetti dell’agenzia funebre o familiari del defunto).

Il carro funebre, destinato al trasporto di cadaveri, come già accennato, deve seguire delle norme ben precise, infatti, nel Capo IV del regolamento di polizia mortuaria, sono elencati gli elementi obbligatori che lo rendono a prova di legge:

  • deve essere rivestito all’interno con lamiera metallica o comunque qualsiasi altro materiale facilmente lavabile e disinfettabile, oltre che impermeabile.
  • Il feretro interno deve consentire lo scivolamento della bara per facilitare il momento di estrazione della stessa

La maggior parte dei carri funebri è realizzata artigianalmente ed è il frutto dell’abilità e della maestria di lunghe tradizioni di carrozzieri, meccanici, tappezzieri e progettisti che, quasi a mano, utilizzano i telai di modelli di auto di serie e le elaborano, tagliandole, allungandole e aggiungendo tutti i componenti adatti per trasformarle in auto funebri (fregi, imbottiture, portellone, ecc). Con il tempo, i costruttori di carri funebri, si sono orientati su modelli di automobili di pregio: negli anni 60 e 70 si usavano soprattutto le grosse berline Fiat, che allora rappresentavano il meglio del mercato automobilistico. Oggi i modelli preferiti dai costruttori sono quelli marchiati Mercedes-Benz, ma anche Lancia o Maserati.

Ma come si fa a trasformare queste automobili in carri funebri?

Nella maggior parte dei casi si parte da mezzi semi-completi. Prima di iniziare la lavorazione, l’impianto elettrico dell’auto e tutti i condotti del carburante vengono rimossi. Successivamente il telaio del mezzo viene tagliato ottenendo due metà: quella anteriore e quella posteriore. Il passo del mezzo può essere così allungato sulla base delle esigenze di progettazione. Dopo di che le due metà vengono unite tramite prolunghe longitudinali rinforzate. Trattandosi del telaio del mezzo, la buona riuscita di questa fase della lavorazione è fondamentale. Successivamente vengono  rimontati l’impianto elettrico e il circuito di alimentazione, e vengono ricostruiti i fondi e la carrozzeria viene rimontata tramite pannelli fatti su misura e verniciata. La lavorazione termina con l’installazione dei fregi e delle componenti che abbelliscono e rendono unico questo particolare mezzo di trasporto.

L’ultimo viaggio di un nostro caro è un momento toccante e estremamente delicato. Le agenzie funebri, come le Onoranze Funebri Emidio e Alfredo De Florentiis, offrono sempre la soluzione più elegante e su misura per ogni esigenza di trasporto.

Open chat
Posso aiutarti?
Salve,
posso esserti di aiuto?