Il Muro Emotivo: una barriera protettiva

La perdita improvvisa di una persona cara, soprattutto in giovane età, lascia un vuoto incolmabile nel cuore e nella vita di chi resta. Questo vuoto, spesso accompagnato da un dolore intenso e persistente, può proiettare un’ombra lunga e oscura sulle relazioni future, in particolare quelle amorose. Molti si trovano a chiedersi se sia possibile amare di nuovo dopo aver sperimentato una perdita così devastante, e la risposta, purtroppo, non è semplice. La morte di una persona cara, soprattutto se inaspettata, innesca, come sappiamo, un processo di lutto complesso e individuale. Il dolore, la rabbia, la confusione e la paura sono emozioni intense e spesso travolgenti, che possono condizionare profondamente la nostra visione del mondo e delle relazioni interpersonali future. 

“Non ero mai stata in cimitero nel giorno dei morti. Dopo l’evento che più di ogni altro aveva segnato la mia vita, mi ero sempre astenuta da quell’annuale pellegrinaggio, riservando le visite a mio padre a momenti inusuali, nei quali sapevo di poter sostare in solitaria e indisturbata davanti alla sua tomba”

(Angela Capobianchi, I giochi di Carolina)

Il muro emotivo

È questo passaggio del libro di Capobianchi che ci ha ispirato nel parlare di questo argomento. Uno dei primi ostacoli che si incontrano nel tentativo di riaprire il cuore all’amore è la costruzione di un muro emotivo. Questo muro, eretto per proteggersi da un’ulteriore ferita, può manifestarsi in diversi modi. La paura di amare nuovamente è spesso radicata nella convinzione che un nuovo legame affettivo possa portare a un’altra perdita dolorosa e alcuni provano un senso di colpa per aver pensato di poter amare di nuovo, come se fosse un tradimento nei confronti della persona scomparsa. Questo porta alla tendenza di isolarsi ed evitare le relazioni interpersonali profonde come a creare una barriera per proteggersi da un eventuale nuovo dolore. 

Una barriera protettiva

Il muro emotivo è una sorta di corazza psicologica che costruiamo per proteggerci dal dolore, dalla paura e da altre emozioni negative. Dopo una perdita significativa, come la morte di una persona cara, questo muro può diventare particolarmente solido e difficile da abbattere. È un meccanismo di difesa naturale che ci permette di far fronte a un trauma, ma che, se non gestito correttamente, può isolarci dagli altri e impedirci di vivere appieno la nostra vita, come se entrassimo in un buco nero che risucchia le nostre emozioni. 

Come superare le difficoltà

Superare il dolore della perdita e riaprire il cuore all’amore richiede tempo, pazienza e un profondo lavoro su se stessi. Il lutto è un processo individuale e non esistono tempi prestabiliti per guarire. È importante concedersi il tempo di elaborare il dolore e di accettare la perdita. Per questo sarà molto importante parlare con amici, familiari o un terapeuta, che saranno sicuramente di grande aiuto per esprimere le proprie emozioni e ricevere il giusto sostegno. Mantenere vivo il ricordo della persona amata, e abbiamo visto in altri articoli quanti modi esistono, può aiutare a elaborare il lutto e a riaprirsi gradualmente alle relazioni interpersonali, anche quelle più superficiali, per ritrovare un senso di  connessione con gli altri.

Il giorno dei  morti: un ponte verso la guarigione

Il giorno dei morti, pur essendo un momento di commemorazione e dolore, può rappresentare anche un’opportunità per superare questo muro emotivo. questa festività, infatti, offre uno spazio sicuro e socialmente accettato per esprimere il proprio dolore e la propria tristezza. Piangere, ricordare e condividere i propri ricordi con gli altri può essere un primo passo importante per liberarsi dalle emozioni represse e per ritrovare una connessione col resto dell’umanità che ci sembra perduta. Visitando il cimitero o partecipando a riti commemorativi, si può rafforzare il legame con la persona scomparsa e sentirsi meno soli ma anche favorire l’incontro con altre persone che hanno vissuto un lutto simile, e iniziare a capire che non abbiamo questa esclusiva. Perciò questa ricorrenza può essere un’occasione per trasformare il dolore in qualcosa di positivo, come la gratitudine per il tempo trascorso insieme alla persona amata o l’impegno a vivere al meglio la propria vita in sua memoria.


È importante ricordare che il dolore della perdita, per quanto intenso, non dura per sempre. Con il tempo e il giusto supporto, è possibile guarire e riprendere a vivere. Amare di nuovo non significa dimenticare chi abbiamo perso, ma significa trovare la forza di andare avanti e di costruire un nuovo futuro. Il muro emotivo è una reazione naturale alla perdita di una persona cara, tuttavia, è importante ricordare che non è un ostacolo insormontabile. Il giorno dei morti,
insieme ad altre strategie, può rappresentare un’opportunità per iniziare a smantellare questo muro e riaprirsi alla vita. Noi delle Onoranze Funebri Emidio e Alfredo de Florentiis siamo una piccola parte di questo processo, in quanto ti aiutiamo a alleggerirti e a non dover pensare al rito funebre, ma solo ad onorare la memoria del tuo caro. 

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