Prima di iniziare a parlare e farti conoscere questo argomento, vorremmo fare una dovuta precisazione: ogni sepoltura è unica, importante e va onorata nella sua completezza, perché siamo tutti uguali di fronte alla morte, ma in certi casi, per diversi motivi che ti faremo conoscere, ci sono delle tumulazioni che seguono un protocollo preciso e, a volte, molto rigido. Infatti, la tumulazione di figure religiose di grande rilievo, come i Pontefici o santi venerati come Padre Pio, segue rituali precisi, intrisi di tradizione e spiritualità. Ogni sepoltura diventa un momento solenne di raccoglimento, testimoniando la profonda devozione dei fedeli e il rispetto della Chiesa per queste figure sacre, con rituali e regole che sembrano fermare il tempo e ci portano in un mondo mai dimenticato dalle tradizioni secolari.
La tumulazione dei Papi: un rito secolare
I Pontefici, in qualità di successori di San Pietro, vengono sepolti secondo protocolli consolidati nel tempo. Dopo il decesso, il corpo viene sottoposto a trattamenti conservativi e vestito con le vesti papali. Successivamente, si celebra il solenne funerale nella Basilica di San Pietro, alla presenza di capi di Stato, cardinali e fedeli. Ma partiamo con ordine. Nel momento in cui il Papa spira, la sua morte deve essere accettata ufficialmente dal camerlengo, che assume anche il governo provvisorio per le questioni amministrative, mentre la notizia verrà data al mondo dal cardinale vicario di Roma. Poi seguono i giorni in cui i fedeli possono salutare il pontefice, che verrà sottoposto a tutti i processi di tanatoestetica per farlo sembrare sereno nel sonno eterno. Il rito della sepoltura avviene poi in tre fasi:
- Prima cassa: il corpo viene deposto in una cassa di cipresso, simbolo di umiltà. All’interno vengono inseriti una busta con i paramenti liturgici, le monete coniate durante il pontificato e un documento che riassume la vita del Papa.
- Seconda cassa: questa prima cassa viene poi sigillata all’interno di una seconda cassa di piombo, ermetica, per preservare il corpo e impedirne il deterioramento.
- Terza cassa: infine, il tutto viene racchiuso in un’ultima cassa di rovere o noce, per essere deposta nella tomba.
La destinazione finale dipende dalla volontà del Papa: molti vengono sepolti nelle Grotte Vaticane, altri in basiliche o luoghi a loro dedicati, in base alle loro ultime volontà.
La tumulazione dei santi: un culto che dura nel tempo
I santi, specialmente quelli più venerati come Padre Pio, spesso ricevono un trattamento simile ai Papi, anche se naturalmente con tempistiche diverse e riti meno rigidi e codificati. A volte questi vengono anche riesumati dopo la loro morte per essere esposti alla venerazione dei fedeli. Nel caso di Padre Pio, ad esempio, il suo corpo è stato riesumato nel 2008 e parzialmente ricomposto per essere esposto in una teca di cristallo nel Santuario di San Giovanni Rotondo. Questo permette ai fedeli di rendere omaggio al santo in un contesto di preghiera e raccoglimento. Alcuni santi riposano in cripte sotterranee o in urne speciali, mentre altri vengono tumulati in chiese o santuari a loro dedicati. Il luogo della sepoltura diventa spesso meta di pellegrinaggi e punto di riferimento spirituale per migliaia di fedeli.
Un rito di fede e memoria
La tumulazione di figure religiose così importanti non è solo un atto formale, ma un evento che unisce il popolo di Dio nella preghiera e nel ricordo. Il sepolcro diventa un luogo di speranza, testimonianza viva della loro eredità spirituale e fonte di conforto per chi crede nella vita eterna. In questo modo, queste figure, possono continuare a esistere nel ricordo, che sarà preservato nel tempo e continuerà a ispirare i fedeli come quando erano in vita.
Lo abbiamo detto all’inizio, nella prima frase del nostro articolo, tutte le cerimonie funebri sono importanti allo stesso modo e se c’è un qualcosa che accomuna tutte le persone è, appunto, la morte. Noi delle Onoranze funebri Emidio e Alfredo de Florentiis, vediamo il nostro lavoro come una missione, per dare i giusti onori al caro scomparso, rispettando le sue ultime volontà e le esigenze della famiglia e dei suoi cari. E questo si deve fare indipendentemente da chi lascia questa vita, perché l’ultimo saluto è un momento unico e intenso per chi rimane e bisogna sempre preservare la sua importanza.